La Perla dell'Adriatico

Silvi è definita "La Perla dell'Adriatico" per la sua unicità, che la contraddistingue dalle altre località situate sulla costa Adriatica. Anticamente Silvi veniva chiamata Matrinum o Silva (età Romana) e Castel Belfiore o Castrum Silvi (nel medioevo); fino al 1931 apparteneva al confinante Comune di Atri, come il comune limitrofo di Pineto. Il suo territorio è però inserito nell'area metropolitana di Pescara, città dalla quale dista solo pochi chilometri. Situata ai piedi delle suggestive colline di Città Sant'Angelo ed Atri, Silvi è una stazione balneare, con un arenile lungo 6 km dalla torre di Cerrano al Fiume Piomba. Attrezzata con alberghi, campeggi e stabilimenti balneari, inoltre dispone di una stazione ferroviaria. I caselli della A14 più vicini sono quelli di Atri-Pineto e di Pescara Nord-Città Sant'Angelo. Il centro storico si trova sulla parte collinare, a 4 km da Silvi, ad una altitudine di 242 m s.l.m.

Turismo

Silvi è una nota località balneare, tra le più blasonate dell'intera regione Abruzzo. Dal 2008 si fregia ininterrottamente della Bandiera Blu d'Europa, che certifica la pulizia delle acque e l'efficienza dei servizi. La spiaggia di Silvi è composta da fine sabbia bianca, quasi argentea tipica del medio Adriatico ed è adatta a tutte le età in quanto il fondale degrada dolcemente verso il largo, permettendo a tutti di prendere confidenza con il mare. Silvi è anche una località con una vasta scelta di alberghi che comprendono tutte le categorie: da 1 a 5 stelle e sono presenti anche vari campeggi.

La Torre di Cerrano

 

La Torre di Cerrano è situata nel territorio comunale di Pineto, a ridosso del confine con Silvi. La torre, per secoli appartenuta a Silvi, era un'antica fortezza cinquecentesca, che serviva per difendere il ducato degli Acquaviva dall'invasione dei pirati Turchi e dai Saraceni. Nella zona antistante la torre sempre nel territorio comunale di Silvi sorgeva l'antico porto di Atri, che era stato costruito dai Romani, per l'allora città di Hatria o Adria (Atri), che controllava l'Adriatico e che inoltre era la più importante città della costa Adriatica, che avrebbe dato il nome proprio al mare. Ora vi sono i resti del porto sotto forma di scogliere dove stanziano cozze e vongole.

Cultura

Lu Ciancialone

 

Una tradizione nata nel XVI secolo, legata alle terribili vicende dei predoni turchi, è quella del "Ciancialone". Si festeggia l'ultima domenica di maggio nella frazione Silvi Paese e impegna tutto il paese nell'allestimento di un grosso cilindro costituito di canne legate tra loro, alto fino a dieci metri. Issato verticalmente nella piazza principale e acceso, richiama attorno una folla festante che danza e fa baldoria fino ad esaurimento del ciancialone. La tradizione è legata a una leggenda ambientata intorno al XIV secolo. All'epoca i Turchi sbarcarono nel porticciolo del Cerrano (l'antico porto di Atri e Silvi) e, dopo avere saccheggiato tutto quello che di utile c'era, si diressero verso la località di Silvi. Tutta la popolazione fu chiamata a difendere la città, allorché un giovane coraggioso di nome Leone scese dalla collina con una fiaccola in mano e li affrontò. Avviandosi, quella fiaccola miracolosamente emanò una luce sempre più intensa, tanto che gli invasori credettero che un intero esercito fosse lì ad aspettarli. Per paura di perdere il bottino già conquistato, si ritirarono.

 

Arti e mestieri

 

A Silvi Paese una volta denominata Castel Belfiore dal primo venerdì dopo la metà di Luglio fino al martedì seguente c'è un avvenimento a cui non si può mancare se si soggiorna in Abruzzo. Una mostra per le vie cittadine degli arti e i mestieri "di una volta" per rivivere insieme il passato dell’antica terra abruzzese. Chiudere gli occhi e viaggiare nel tempo rievocando usi e costumi della vita quotidiana abruzzese in un alternarsi armonico di suoni, racconti, colori, mestieri e sapori. Mestieri in primo luogo, quelli della gente di Silvi: ci sarà il marinaio, il falegname, il fabbro la tessitrice, il contadino, e molti altri. Teatro di tale manifestazione è la roccaforte di Silvi che imponente si affaccia sull’Adriatico. Nelle sue strette e incantevoli vie ci farà ammirare i dimenticati attrezzi agricoli e marinareschi. Numerosi artigiani inoltre saranno in opera dando forma, con le loro mani, ad oggetti antichi e moderni, ricreando così la tipica atmosfera delle botteghe medievali. Inoltre ci saranno stand gastronomici per poter degustare i tipici prodotti delle terre silvarole, in una piazza dalla quale si può ammirare tutto il panorama della costa abruzzese, un'emozione unica da vivere. Nel corso delle serate ci saranno anche avvenimenti folkloristici come la corsa degli asini, la corsa coi sacchi e tanto altro come il celebre ballo della pupa.

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